Il Domaine Pouillon si estende su oltre 7 ettari distribuiti su 42 parcelle nei più bei terroir regionali, come Aÿ, Mareuil sur Aÿ, Mutigny, Epernay...
Oggi alla guida del vigneto, Fabrice Pouillon, terza generazione, coniuga innovazione e rispetto della tradizione, con il duro lavoro in vigna, le selezioni massali, il compost, l'aratura a cavallo, la copertura delle piante, il controllo delle rese e il lavoro capillare sulle parcelle.
A Pouillon, siamo viticoltori di padre in figlio. Il Domaine è stato fondato nel 1947 da ROger Pouillon, che si stabilì a Mareuil-sur-Aÿ. Suo figlio James lo sviluppò e dal 1998 è il nipote Fabrice ad occuparsene. Oggi il vigneto si estende per 7,7 ettari, distribuiti in 42 parcelle - Grand Cru e Premier Cru - nei comuni di Aÿ, Mareuil-sur-Aÿ, Mutigny, Epernay, ecc. Si tratta di un vero e proprio parco giochi per Fabrice Pouillon. Pur essendo assolutamente determinato a conservare intatta la tradizione della Champagne, è ben consapevole che esistono nuovi modi di guardare alla viticoltura e alla vinificazione, e sperimenta costantemente nuove tecniche per essere all'altezza del suo credo: il filo rosso della natura che si deve ritrovare nei vini.
In vigna compaiono selezioni massali, compost, aratura a cavallo, copertura vegetale, ... "I terreni vivi permettono di produrre vini... Vedi altro...
Oggi alla guida del vigneto, Fabrice Pouillon, terza generazione, coniuga innovazione e rispetto della tradizione, con il duro lavoro in vigna, le selezioni massali, il compost, l'aratura a cavallo, la copertura delle piante, il controllo delle rese e il lavoro capillare sulle parcelle.
A Pouillon, siamo viticoltori di padre in figlio. Il Domaine è stato fondato nel 1947 da ROger Pouillon, che si stabilì a Mareuil-sur-Aÿ. Suo figlio James lo sviluppò e dal 1998 è il nipote Fabrice ad occuparsene. Oggi il vigneto si estende per 7,7 ettari, distribuiti in 42 parcelle - Grand Cru e Premier Cru - nei comuni di Aÿ, Mareuil-sur-Aÿ, Mutigny, Epernay, ecc. Si tratta di un vero e proprio parco giochi per Fabrice Pouillon. Pur essendo assolutamente determinato a conservare intatta la tradizione della Champagne, è ben consapevole che esistono nuovi modi di guardare alla viticoltura e alla vinificazione, e sperimenta costantemente nuove tecniche per essere all'altezza del suo credo: il filo rosso della natura che si deve ritrovare nei vini.
In vigna compaiono selezioni massali, compost, aratura a cavallo, copertura vegetale, ... "I terreni vivi permettono di produrre vini vivi". Impone il rispetto del ritmo naturale della vite, potature corte, rese controllate, ... "un'uva deve concentrare al massimo gli elementi minerali del suo terroir". Si interessa in modo particolare al frutto e alla sua raccolta, aspettando la completa maturazione aromatica, raccogliendo a mano in cassette, ... "c'è un momento chiave in cui tutti gli elementi minerali, che sostengono gli aromi, sono passati dal terroir agli acini"
Se il rispetto della vite va di pari passo con gesti precisi e ponderati, il rispetto del vino richiede molto meno. Dobbiamo essere il più possibile distaccati (nessun apporto) e lasciare che il vino si prenda quasi cura di sé (tutti i lieviti indigeni). E per rispettare il carattere unico di ogni parcella, tutte vengono vinificate e invecchiate separatamente in botti di rovere, argilla, cemento o smalto, a seconda delle caratteristiche delle uve e delle cuvée a cui sono destinate. Sono in corso prove in piccoli tini ovoidali di ceramica e cemento...
Gli Champagne del Domaine R.Pouillon sono densi, strutturati e hanno molto carattere. Combinano molta freschezza e mineralità con una vinosità naturale.
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