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Capolavori di vino e liquori alla vostra porta
Château Branaire-Ducru 2001
4° Grand Cru Classé nel 1855
Château Branaire-Ducru
Lo Château Branaire-Ducru è uno dei domini più moderni di Saint-Julien, i cui vini particolarmente eleganti non invitano ad altro che al piacere. Il primo proprietario fu un notaio di Bordeaux, Jean-Baptiste Braneyre, che nel 1680 ne intuì pienamente il potenziale.
Lo Château come lo conosciamo oggi è stato costruito dai suoi discendenti, la famiglia Duluc.
Nel 1855, lo Château Branaire fu nominato Quarto Grand Cru Classé nella famosa classificazione formalizzata per l'Esposizione Universale di Parigi. Il nome Branaire (Duluc-Ducru) fu infine adottato da Gustave Ducru nel 1857. Solo nel 1988 passò sotto l'egida della famiglia Maroteaux, segnando l'inizio di un'era di modernità con l'obiettivo di produrre grandi vini, ineccepibili per espressione e complessità. Oggi, François-Xavier Maroteaux è la seconda generazione a sostenere questa filosofia.
Lo Château Branaire-Ducru si trova su un magnifico terreno di ghiaia profonda su argilla, di fronte all'estuario della Gironda. Il vigneto di 60 ettari è composto per il 65% da Cabernet Sauvignon, per il 28% da Merlot, per il 4% da Petit Verdot e per il 3% da Cabernet Franc.
La tenuta produce anche un secondo vino, il Duluc de Branaire-Ducru.
I vini di Château Branaire-Ducru sono vini emozionali: carnosi, complessi e firmano una vera espressione del frutto.
Note di critica professionale Château Branaire-Ducru 2001.
Descrizione Château Branaire-Ducru 2001
Un Saint-Julien eccezionale.
Il colore è granato profondo con riflessi rosso lampone
In bocca come al naso: un attacco molto bello su brioche tostata e piccoli frutti rossi come ribes nero, mora e fragola selvatica.
La bocca è rotonda e corposa con tannini setosi. Finale molto bello con un'elegante legnosità di vaniglia.
Un valore sicuro da conservare per almeno venti anni in una cantina, lontano dalla luce e dai rumori, bottiglia coricata con un'igrometria di circa il 70%.
Da decantare qualche ora prima di servire per fargli esprimere le sue magnifiche ampiezze.