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Capolavori di vino e liquori alla vostra porta
Château Malartic-Lagravière 2022
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Château Malartic Lagravière
Un magnifico Domaine della denominazione Pessac-Léognan, noto per la sua etichetta che mostra orgogliosamente una nave, Château Malartic-Lagravière è un vero gioiello. Di proprietà del Comte de Malartic nel XVIII secolo, lo Château era conosciuto come Domaine de La Gravière fino al 1850, quando assunse il nome attuale.
Dal 1997 appartiene alla famiglia Bonnie che, annata dopo annata, ha continuato a sublimare i vini con energia e passione, elevando Malartic-Lagravière tra i più grandi nomi di Bordeaux.
Lo Château Malartic-Lagravière si basa su un vigneto di 71 ettari piantato su un'eccezionale collina di ghiaia dei Pirenei.
- I vitigni a bacca rossa (62 ettari) sono 45% Cabernet Sauvignon, 45% Merlot, 8% Cabernet Franc e 2% Petit Verdot. Il Grand Vin viene affinato per 15-20 mesi in botti di rovere francese, di cui il 40-70% nuove. La Réserve de Malartic è il Secondo vin rouge.
- I vitigni a bacca bianca (9 ha) sono 80% Sauvignon blanc e 20% Sémillon. Il grand vin blanc viene affinato per 10-12 mesi in botti di rovere francese, di cui il 40-70% nuove. La Réserve de Malartic è il secondo vino bianco.
Lo Château Malartic-Lagravière è un grande vino molto elegante, sia rosso che bianco. I rossi sono fruttati, carnosi e strutturati, mentre i bianchi sono untuosi e salini. Semplicemente, questi sono vini di haute-couture.
Note di critica professionale Château Malartic-Lagravière 2022.
Descrizione Château Malartic-Lagravière 2022
Un'annata sorprendentemente resistente e di qualità davvero eccezionale.
Un'annata magnifica che, contrariamente alle aspettative, ha superato le gelate primaverili, la siccità e le ondate di calore per offrire un equilibrio, una densità e una freschezza superbi.
Questa è stata un'annata in cui il terroir ha dimostrato la sua straordinaria capacità di resilienza quando è ben curato e l'ecosistema circostante è preservato.
Mentre a fine agosto i giardini e gli alberi mostravano già segni di stanchezza e perdevano le foglie a causa delle quattro ondate di calore e dell'eccezionale siccità del 2022, le viti sono rimaste verdi e in ottima salute.
Per proteggerle da queste condizioni estreme, il vigneto è stato gestito con molta attenzione durante i mesi di luglio e agosto, spruzzando calcio e argilla, per dare sollievo alle viti dal caldo, e arieggiando il fogliame intorno ai grappoli, ma senza diradare le foglie per mantenere una certa protezione dal sole.