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Château Léoville Las Cases 2022
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Château Léoville Las Cases
Un grande nome del vigneto bordolese, che non ha più bisogno di presentazioni, giustamente soprannominato il "Premier des Seconds crus". Antichissima proprietà del Médoc, il Domaine fu sequestrato durante la Rivoluzione francese, poi diviso in tre tenute Léoville tra il 1826 e il 1840: Barton e Poyferré e Las Cases, il Domaine originale del marchese Pierre-Jean Las Cases.
Durante la classificazione del 1855 per l'Esposizione Universale di Parigi, Château Léoville Las Cases fu incoronato secondo Grand Cru Classé e divenne proprietà della famiglia Delon alla fine del secolo. Oggi la gestione è affidata a Jean-Hubert Delon.
Il vigneto del Domaine si estende per circa 60 ettari, di cui 55 interamente racchiusi nel famoso recinto di Las Cases, su un terroir di alta qualità affacciato sull'estuario della Gironda. I terreni sono composti da ghiaia e il sottosuolo è ghiaioso-sabbioso, con una percentuale di argilla. I vitigni sono 61% Cabernet Sauvignon, 21% Merlot e 16% Cabernet Franc, con un'età media di 30 anni. I vini vengono affinati per 18 mesi in botti nuove al 50%.
Dal 2007, il Domaine produce un Secondo vino, il Petit Lion du Marquis de Las Cases.
I vini di Léoville Las Cases hanno lasciato il segno nel mondo del vino, affermandosi come complessi, raffinati e profondi, invecchiando con eleganza.
Note di critica professionale Château Léoville Las Cases 2022.
Descrizione Château Léoville Las Cases 2022
Las Cases ci sorprende ancora una volta per la sua regolarità e la sua capacità di adattarsi a qualsiasi condizione climatica.
L'annata 2022 è eccezionale. L'inverno freddo e mite ha portato a un germogliamento precoce a fine marzo.
La primavera, con poca acqua e temperature elevate, ha permesso alle viti di svilupparsi bene.
L'estate torrida ha portato rapidamente ai primi stress idrici, che generalmente indicano un'annata notevole.
Tuttavia, le piogge da fine maggio a fine giugno, più abbondanti a Saint-Julien che nelle altre denominazioni, e la preziosa presenza della Gironda hanno permesso alle viti di non soffrire dei periodi secchi e caldi dell'estate.
Inoltre, queste condizioni hanno portato le uve a una magnifica maturità potenziale nei tannini della buccia, in acini piccoli e concentrati.
Durante la vendemmia, la raccolta è stata effettuata con la massima cura e con un lavoro intra-parcellare che ha permesso di raccogliere ogni zona alla sua maturità ottimale, attraverso diversi passaggi successivi.
Una menzione speciale per i nostri Grand Enclos Cabernet Sauvignon, perfettamente maturi, freschi e complessi, che danno una dimensione straordinaria all'assemblaggio del Grand Vin.