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Non è sempre facile seguire le successioni e le partizioni dei domini di queste grandi famiglie borgognone nel corso delle generazioni.
Questo è il caso della famiglia Gros, il cui nome originario era Louis Gros.
Questo Domaine è stato diviso in 3 negli anni '60 per dare origine ai domini Anne Gros, A-F.Gros e Gros Frère et Sœur.
È proprio quest'ultimo che viene qui evocato. La sua storia inizia con Colette (la sorella) e Gustave (il fratello), figli di Louis, che dopo l'eredità lanciano nel 1963 il loro Domaine di 20 ettari a Vosne Romanée, comprendente 4 parcelle in Grand Cru, a Richebourg, Echezeaux, Grands Echezeaux e Clos de Vougeot.
Nel 1984, il nipote Bernard subentra a Gustave e indirizza lo stile della Maison verso vini più espressivi e concentrati. Alla fine degli anni Novanta ha acquistato una parcella di 12 ettari (3 bianchi, 9 rossi) nel comune di Concoeur et Corboin, nelle Hautes Côtes de Nuits.
Oggi il figlio Vincent si è unito a lui nel Domaine.
Le cuvée più pregiate sono generose e strutturate, richiedono tempo, bisogna avere pazienza... la degustazione poi offre vini equilibrati, armoniosi, dalla trama setosa e voluttuosa, è un vero momento di emozione.
Il Clos de Vougeot, Grand Cru della Côte de Nuits, delimitato dai villaggi di Vosne Romanée e Vougeot, è il vicino diretto dei Grands Crus Echezeaux, Grands Echezeaux e Musigny.
Rappresenta 51 ettari e comprende 80 proprietari.
Il Domaine Gros Frère & Sœur possiede una piccola parcella di 75 acri qui chiamata Musigni.
Il suo terreno magro e sassoso porta molta tensione e razza ai vini.
Il lungo affinamento in barrique nuove scelto dal Domaine lucida lentamente i vini e conferisce loro un carattere preciso e delizioso.
In questo 2020, troviamo un'espressione schietta dei vini della Côte de Nuits, con le sue note floreali di violette e rose primaverili, e di frutti neri (mora selvatica); quando le spezie dolci (cannella), ma anche il pepe e la liquirizia, segnano la corsa e l'evoluzione.
Il palato è voluttuoso, con tannini avvolgenti e salivanti.
Il finale è fresco, elegante, seducente e leggermente mentolato.
Un grandissimo vino, abbastanza compiuto, che già da giovane sa accompagnare un canone di capriolo affumicato con germogli di vite o un brasato di agnello senza dimenticare il formaggio dell'Abbaye de Citeaux.
