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Lo Château Grand-Puy-Lacoste si trova all'ingresso della prestigiosa denominazione Pauillac. Il suo nome si riferisce alla sua posizione privilegiata sulle alture della denominazione, in cima a un Puy, di cui la famiglia Lacoste fu proprietaria nel 1855 quando ottenne il titolo di Quinto Grand Cru Classé nella famosa classificazione dei vini del Médoc per l'Esposizione Universale di Parigi.
Nel 1978, Château Grand-Puy-Lacoste è entrato a far parte della famiglia Borie. Grazie a numerosi rinnovamenti tecnici, i vini riflettono oggi tutto il potenziale del terroir da cui provengono.
Il vigneto del Domaine è situato su profonde colline ghiaiose e si estende su 62 ettari di vigne, piantate con il 75% di Cabernet Sauvignon, il 20% di Merlot e il 5% di Cabernet Franc. I vini vengono affinati per 16-18 mesi in botti di rovere francese, di cui il 75% nuove.
Lacoste-Borie è il secondo vino della tenuta, prodotto con viti giovani e la stessa cura del fratello maggiore.
Lo Château Grand-Puy-Lacoste produce vini a immagine e somiglianza di Pauillac, sono potenti ma controllati, con tannini eleganti e offrono una bella profondità aromatica.
Lacoste Borie 2017 è il secondo vino del prestigioso Château Grand-Puy-Lacoste, prodotto da viti con un'età media di 38 anni, situate su colline di ghiaia profonda a Pauillac. L'assemblaggio di quest'annata, composto da 65% di Cabernet Sauvignon, 26% di Merlot e 9% di Cabernet Franc, riflette l'eleganza e la struttura tipiche dei vini della denominazione.
Raccolte a mano tra il 15 e il 29 settembre 2017, le uve sono state accuratamente selezionate due volte prima e dopo la diraspatura. La vinificazione ha previsto una lunga cuvaison di circa tre settimane, seguita da un affinamento in botti di rovere francese (45% di legno nuovo) per 14-16 mesi, conferendo al vino una bella complessità e un eccellente potenziale di invecchiamento.
Di proprietà di François-Xavier Borie, il Domaine, che si estende su 58 ettari in un unico blocco, è gestito con un approccio "lutte raisonnée" e una lavorazione esclusivamente meccanica. Sotto la direzione tecnica della signora Christel Spinner e con la consulenza dell'enologo Éric Boissenot, questo Pauillac testimonia il know-how e l'eccellenza di Grand-Puy-Lacoste.